Quando viene effettuata la capitozzatura vengono fatti dei tagli molto energici sulle principali branche o sul tronco dell’albero. Utilizzata in modo indiscriminato, è una tecnica da adottare solamente in particolari casi, mai su alberi sani in ambiente urbano.
Le ditte non professionali e, molto spesso, le amministrazioni comunali capitozzano, questo è un dato di fatto. Ma perché la capitozzatura è una tecnica di potatura estremamente scorretta e dannosa per l’albero?
Innanzitutto, gli alberi capitozzati sono più fragili e vengono esposti a un maggiore rischio di malattie e attacchi parassitari; per non parlare dell’evidente danno estetico.
Le piante vanno incontro a stress e indebolimento e per riprendersi da queste folli potature hanno bisogno di un elevato dispendio energetico, non è detto quindi che abbiano una riserva sufficiente di energia e questo può far sì la capitozzatura ne provochi la morte.
Vi è poi il pericolo di rottura dei nuovi succhioni. Dopo una capitozzatura, l’albero, dai capitozzi, emette numerosi succhioni caratterizzati da angoli d’intersezione molto stretti destinati a divenire nuove branche, molto instabili. Infatti, il loro attacco è debole poiché inserito superficialmente nella branca capitozzata e sarà quindi meno resistente a forti precipitazioni ventose.
Inoltre, con questa “tecnica” si espone il legno all’ingresso di agenti patogeni che possono causare gravi malattie che degradano i tessuti legnosi, come la carie. Nelle zone in cui il legno è degradato il pericolo di rottura dell’albero è alto.
Un altro aspetto da considerare tra i danni della capitozzatura è quello dell’improvvisa esposizione delle branche e del fusto ai raggi solari, che possono causare delle scottature dei tessuti vitali. In questo caso si possono staccare pezzi di corteccia e successivamente seccare rami o branche che diventeranno pericolosi dal punto di vista di eventuali rotture.
Infine, ma non per importanza, il danno estetico. La capitozzatura rompe completamente la forma quanto più naturale possibile che un albero in contesto urbano può avere. In inverno, gli alberi capitozzati sembrano degli attaccapanni che, alla ripresa vegetativa primaverile, si riempiono di foglie nei punti di taglio, facendo venire meno la loro funzione di ombreggiamento.
Capitozzare gli alberi è sbagliato, se si pensasse di risparmiare denaro adottando questa tecnica (indubbiamente più sbrigativa e quindi veloce) è quanto di più sbagliato ci sia. Infatti, nel medio-lungo periodo questo aspetto diventa irrilevante in quanto una capitozzatura implica un taglio continuo dei succhioni che vengono emessi in elevata quantità, una potatura corretta, al contrario, permette di avere degli interventi più dilazionati nel tempo.
Una ditta che propone una capitozzatura non va ascoltata, non è di certo un’impresa professionale. Affidarsi a professionisti specializzati è fondamentale affinché il patrimonio arboreo venga mantenuto nel miglior stato di salute, senza dimenticare che anche l’occhio vuole la sua parte.