La pianificazione forestale si occupa dello sviluppo spaziale e temporale del bosco, che sia pubblico o privato, ed è essenzialmente l’organizzazione della sua gestione, in modo da assicurarne la tutela.
Quando si parla di gestione forestale sostenibile, la pianificazione ricopre un ruolo particolarmente importante in quanto è uno dei presupposti indispensabili.
Con un piano di gestione forestale, si possono valorizzare i beni e i servizi del bosco secondo le esigenze del proprietario, rispettando le normative e mantenendo la risorsa e le sue potenzialità per le generazioni future.
Con il piano di gestione si possono organizzare tutte le attività selvicolturali, dopo un attento studio del soprassuolo in esame, senza impoverire la risorsa. Infatti, una delle regole primarie della pianificazione forestale è quella di non asportare annualmente più legno di quanto il bosco sia in grado di produrlo nello stesso arco di tempo.
In Toscana, chiunque, pubblico o privato, abbia una superficie forestale accorpata superiore a 100 ha è tenuto alla realizzazione di un Piano Pluriennale dei Tagli o di un Piano di Gestione forestale per poter utilizzare la suddetta superficie. Infatti, ai sensi dell’articolo 10 “Disposizioni generali per l'esecuzione dei tagli boschivi”, comma 8 del Regolamento forestale regionale (n. 48/R dell’8 agosto 2003 e successive modifiche e integrazioni) “[…] a decorrere dal 1° gennaio 2005, l'attuazione di tagli boschivi in corpi aziendali che comprendono boschi di superficie accorpata superiore a 100 ettari è condizionata dall'approvazione di un piano dei tagli redatto in conformità all' articolo 44 del presente regolamento. Ai fini della determinazione della superficie di 100 ettari devono considerarsi i terreni boscati accorpati che sono nella disponibilità della stessa persona fisica o giuridica. L'accorpamento dei terreni boscati non è interrotto da distanze inferiori a 300 metri.”