L'endoterapia è un trattamento fitosanitario per alberi ad alto fusto che consiste nell'effettuare sul tronco dell'albero delle iniezioni endoxilematiche, ovvero l'immissione in circolo, all'interno della pianta, di presidi specifici atti a difenderla da parassiti, batteri, funghi e patologie in generale.
È importante sottolineare che si tratta di una tecnica estrema molto invasiva che viene effettuata solamente in casi eccezionali, di natura molto grave o in caso di emergenza, e che può causare gravi danni all’interno dell’albero. Per questo motivo, le iniezioni endoxilematiche si effettuano solo in casi estremi, dove la vita della pianta può essere seriamente compromessa.
Tuttavia, l'iniezione diretta all'interno dei vasi xilematici di sostanze appositamente studiate è molto efficace ed ha dei pro anche ambientali: infatti, rispetto ad esempio alla nebulizzazione o altri interventi esterni, la sostanza non viene dispersa nell'ambiente ed agisce direttamente dall'interno dell'albero, poiché si distribuisce uniformemente in tutta la chioma raggiungendone ogni punto.
Inoltre, i metodi più moderni limitano l'invasività dell'intervento, minimizzando i fori, e riducono la pressione esercitata durante l'iniezione, per una maggiore salute dell'albero.
Fra i più frequenti interventi tramite endoterapia vi sono i pini infestati dalla processonaria (Thaumetopoea pityocampa), ma si usa anche contro funghi, altri parassiti, carenze o patologie.
I liquidi usati per le iniezioni endoterapiche possono essere di diverso genere e funzione, a seconda dello scopo: antiparassitari (tra cui insetticidi, acaricidi ed erbicidi), biostimolatori, disseccanti e fitoregolatori.
I principi attivi fitosanitari autorizzati ed idonei all'endoterapia sono attualmente quattro: azadiractina, abamectina, imidacloprid e glifosate.