Un proprietario boschivo toscano che non vuole acquistare legna da ardere o legname al dettaglio ma tagliare o far tagliare il proprio soprassuolo, ai sensi della Legge Forestale n. 39/2000 e del suo Regolamento di applicazione n. 48/R/2003 deve seguire i seguenti iter.
Nel caso dei boschi cedui il taglio del ceduo semplice, composto, intensamente matricinato o coniferato fino a 1000 m2 è liberamente esercitabile, adottando tutte le accortezze del caso dal punto di vista della sicurezza degli operatori.
Invece, fino a 5 ettari di superficie, salvo caso specifici di età e specie, occorre presentare una dichiarazione di taglio presso l’Ente competente (Unione di Comuni, Città Metropolitana o Regione Toscana a seconda della giurisdizione); in caso di tagli superiori all’ettaro il personale che si troverà nell’area di cantiere, che sia per il taglio o per le opere connesse e comunque per tutte le fasi dello stesso, dovrà essere dotato di tesserino di identificazione.
Infine, per i tagli che superano i 5 ettari e fino ad un massimo di 20 contigui, si dovrà presentare all’Ente competente una richiesta di autorizzazione di taglio.
Gli interventi di avviamento all’alto fusto sono liberamente esercitabili fino a 1000 m2 e, se superano tale superficie, soggetti a dichiarazione di taglio salvo specifiche richieste tecniche che facciano che occorra presentare una richiesta di autorizzazione; così come per i diradamenti.
In caso di boschi governati ad alto fusto sono liberamente esercitabili gli sfolli e i diradamenti fino a 1000 m2 di superficie. Per una superficie maggiore occorrerà presentare una dichiarazione di taglio se l’intervento rispetta le norme tecniche del Regolamento Forestale o una richiesta di autorizzazione in caso di specifiche necessità.
Il trattamento a tagli successivi è soggetto ad autorizzazione fino a 3 ettari di superficie, oltre questo valore sarà necessario presentare anche un progetto di taglio. La procedura appena descritta è la stessa anche per il taglio saltuario, la disetaneizzazione del soprassuolo e il taglio delle fustaie su ceduo.
Invece, nel caso di tagli a buche o a strisce, è necessario richiedere l’autorizzazione fino ad un massimo di un ettaro di superficie, oltre tale valore l’intervento non è realizzabile.
Il trattamento a taglio raso è realizzabile previa richiesta di autorizzazione con progetto di taglio con un’estensione massima di 3 ettari.
Ogni intervento dovrà essere eseguito indossando correttamente i necessari DPI e nel rispetto di tutte le condizioni minime (e non solo!) di sicurezza.
Sarà inoltre obbligatorio indicare un tecnico responsabile della direzione dei lavori, Dottore Forestale o Dottore Agronomo, per il taglio dei boschi cedui e il diradamento nelle fustaie superiore a 10 ettari accorpati; così come per tutti gli altri interventi di superficie maggiore ad un ettaro eseguiti nei boschi governati ad alto fusto.
Nel caso in cui all’interno del proprio soprassuolo si rinvengano uno o più corsi d’acqua inseriti nel reticolo idrografico della Regione Toscana, sarà necessario richiedere un’apposita autorizzazione al Genio Civile competente per effettuare il taglio di vegetazione arborea nella fascia di rispetto idraulica dei corsi pari a 10 metri dal ciglio di sponda degli stessi.
Infine, qualora i soprassuoli ricadano all’interno di siti Natura 2000 o siti di interesse regionale, occorrerà allegare alla dichiarazione o autorizzazione di taglio anche la modulistica regionale prevista dalla Delibera n. 13 del 10/01/2022, necessaria per attivare il procedimento di Screening di Incidenza o di Valutazione di Incidenza Ambientale.
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